si ha l'abitudine di voler sentire il prorpio strumento o voce sempre di più
esistono i monitor o spie nelle quali andrebbe messo ciò che si vuole sentire, poi c'è colui che non vuole il monitor perchè dice che si sente da fuori... sbagliatissimo...
ci si dovrebbe ricordare e sapere che ciò che si sente sul palco è completamente l'opposto di ciò che succede fuori
i monitor si chiamano monitor appunto perché hanno la funzione di monitorare il programma eseguito dal musicista in questione
se non si usa il monitor per esigenze proprie o per qualsiasi altro motivo comprensibile o meno, non si può avere l'ascolto o dinamica ecc.. come se si fosse davanti all'impianto ovverro davanti al palco
quindi se un/il musicista chiede di alzare il proprio strumento senza avere il monitor di riferimento, sappia che è impossibile o almeno è proibitivo farlo perchè così facendo andrebbe ad aggravare il mixaggio di tutti gli altri strumenti presenti sul palco, e sopratutto non rispetterebbe il collega, e peggio ancora va a falsare l'ascolto del pubblico,e ancora peggio rischia che poi il gestore o il pubblico stesso chieda di abassare il volume generale in quanto il pubblico stesso non capisce che non è il volume generale il problema, ma lo strumento in questione che è troppo alto rispetto al mixaggio generale
quindi usate il monitor o cuffia o altro,
se non volete niente di tutto ciò, abbiate almeno in testa il proprio suono e programma
rispettate il collega e il pubblico che sono di uguale importanza
per una massima resa dello show...
meditate orchestrali ...meditate
giustissimo
RispondiEliminaOrganizzo corsi sull'utilizzo dei mixer e soprattutto della regolazione degli ascolti.
RispondiEliminaMonitors WEDGE e IN EAR.
se siete interessati, in piccoli gruppi, massimo 10 persone anche in loco.
scrivetemi a:
antpatan@libero.it
Antonio Patanè
Responsabile tecnico e fonico
orchestra CASADEI